Civile – Industriale / Cineca

Cineca

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Il contesto

Al Cineca di Bologna batte il cuore di Leonardo. Il supercomputer, installato alle ex Manifatture Tabacchi, è il 4° supercomputer più potente al mondo: a regime sarà in grado di sviluppare una potenza di calcolo fino a 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo e avrà una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte (vale a dire oltre 104 milioni di gigabyte).

La capacità di gestire e analizzare una mole così complessa di dati è uno dei fattori chiave su cui si giocherà lo sviluppo futuro non solo dell’Emilia Romagna, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Leonardo sarà al servizio di università, laboratori e aziende: potrà supportare la ricerca scientifica e il mondo produttivo nell’innovazione e digitalizzazione.

Il progetto di trasformazione dell’ex Manifattura Tabacchi in grande polo scientifico d’eccellenza nel supercalcolo accorpa, in circa 100 mila metri quadri, infrastrutture tra le più potenti al mondo. Accanto a Leonardo, che è parte del Cineca, è già operativo il data center del Centro europeo di previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf) dopo il trasferimento dal Regno Unito, si trasferiranno la sede e i nuovi laboratori di ricerca industriale dell’Enea, mentre nell’estate 2023 arriverà il data center dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).

L’intervento

Cefla interviene come importante coordinatore nel realizzare la struttura che protegge e consente al supercomputer Leonardo di funzionare con un appalto pubblico da 30 milioni di euro, per la parte impiantistica, e 15 milioni, per la parte edile.

All’interno della «stanza dei bottoni», i server, i sistemi di archiviazione e la distribuzione elettrica, sono ordinati dentro una serie di armadi scuri dal peso complessivo di oltre 340 tonnellate. La sala, in cemento armato, è stata studiata per garantire la massima resistenza agli eventi sismici e agli incendi. Le griglie a pavimento mandano l’aria che in parte serve a raffrescare l’ambiente.

Per far funzionare il supercomputer servono 10 Megawatt di energia. Per mantenerlo a una temperatura costante di 32 gradi sono necessarie quattro centrali. Per il 95% il raffrescamento è ad acqua e per il 5% ad aria. Le centrali ricevono acqua calda e la raffreddano con drycooler per reimmetterla in circolo per un totale di circa mille metri cubi che scorrono nel sottosuolo lungo 4 tunnel all’interno di 5 chilometri di tubature.

Al primo piano si trovano le centrali dedicate alla trasformazione e distribuzione elettrica. Qui sono stati posizionati 8 trasformatori da 2,5 Mw e quadri di media tensione da 6 tonnellate l’uno. Prima di gettare il pavimento vero e proprio in grado di sorreggere il peso è stato realizzato un piano di carico provvisorio.

All’esterno dell’edificio sono posizionate le batterie statiche, che in caso di black out avranno 6 minuti di autonomia per consentire ai gruppi di controllo di entrare in funzione.

Un particolare dell’attività di realizzazione: i lavori hanno subito un rallentamento per la scoperta di una necropoli romana e i tempi di consegna del primo stralcio sono slittati di alcuni mesi.

Ultimo ma non certo per importanza, Cineca ha fatto una scelta green, decidendo di usare energia recuperata al 100% da fonti rinnovabili.

DATI TECNICI

Energia richiesta: 10 Megawatt

Peso complessivo hardware: 340 tonnellate

Numero trasformatori presenti: 8

Potenza singola trasformatore: 2,5 Mw

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