FOCUS ON

Transizione energetica e capacity market:
i nuovi criteri favoriscono le centrali a metano start&stop.

di Massimo Pinoli

Cefla realizzerà un nuovo impianto a gas metano da 110 MW per A2A da installare presso la centrale esistente di Cassano d’Adda.
La centrale sarà dedicata al servizio di bilanciamento di potenza elettrica (Capacity Market) per assicurare la stabilità di rete e bilanciare le fonti di energia rinnovabile che, nel nostro paese, sono in costante incremento e sviluppo.

Il Parlamento Europeo vuole la “neutralità climatica” entro il 2050, lo ha dichiarato nel Green Deal, il piano strategico presentato a dicembre 2019; un obiettivo che si prevede di raggiungere in più fasi, una di queste è la riduzione, entro il 2030, del 55% dei gas serra.

Ingenti emissioni di anidride carbonica vanno imputate al carbone, una fonte fossile nemica dell’ambiente e dell’uomo: l’Europa oggi ospita oltre 300 centrali a carbone, che dovranno quindi essere dismesse o convertite.

In questo scenario l’Italia sta trainando la transizione: oggi le centrali a carbone in Italia sono sette, e secondo il Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima del Ministero dello Sviluppo Economico) dovranno essere dismesse o convertite entro il 2025.

Non si arriva però dall’oggi al domani ad un mondo ad emissioni zero: il termine ‘transizione’ implica infatti un passaggio graduale da una condizione ad un’altra.
Uscire progressivamente dal carbone coincide anche con l’espansione del settore delle energie rinnovabili, oggi in costante incremento e sviluppo.

Ed è qui che entra in gioco il Capacity Market, il servizio di bilanciamento di potenza elettrica volto ad assicurare la stabilità di rete.

Il Capacity Market è un meccanismo gestito da Terna, il gestore del sistema di trasmissione nazionale, pensato per garantire quindi la stabilità del sistema a sostegno dell’aumento previsto nella produzione nazionale di energia solare ed eolica che, per loro natura, non sono programmabili.

La capacità degli impianti a carbone che saranno dismessi entro il 2025 dovrà infatti essere coperta da nuova capacità di generazione aggiuntiva per garantire l’adeguatezza del sistema elettrico. Il forte sviluppo delle fonti di energia rinnovabile (FER) in Italia e l’ulteriore incremento previsto dal PNRR nell’ambito del piano di Transizione Energetica in atto a livello europeo, rende dunque parallelamente necessaria la realizzazione di una serie di impianti di riserva di potenza, capaci di entrare in servizio rapidamente per garantire continuità di servizio, stabilità e sicurezza della rete nei periodi in cui la produzione di energia da fonti rinnovabile subisce riduzioni per ragioni climatiche.

È in questo contesto che A2A ha dato il via alla realizzazione dell’impianto che realizzeremo in partnership con Wärtsilä, con una potenza elettrica pari a 110MW, progettato per assicurare una riserva alla rete in caso di necessità, e quindi pronta ad entrare in funzione in pochi secondi.

La tecnologia applicata prevede l’impiego di motori a combustione interna costruiti da Wärtsilä alimentati a gas metano, molto adatti a questo tipo di servizio perché assicurano avviamenti rapidi e basse emissioni.

Il gas naturale è, tra i vari combustibili fossi disponibili, quello che ha un minor impatto a livello di emissioni e pertanto, nel rapporto tra costi e benefici, il metano è considerato una buona soluzione per la transizione energetica. Lo dimostra anche il recente via libera dell’Europa al gas come fonte energetica utile alla transizione ecologica, che dà un ulteriore impulso alle centrali a metano, tra cui quelle veloci che si avviano in pochi secondi proprio come la centrale che realizzeremo a Cassano d’Adda per A2A.

Cefla si occuperà nello specifico dello sviluppo completo “chiavi in mano” dell’ingegneria del progetto, della costruzione, dell’installazione e del successivo collaudo del nuovo Impianto che andrà a sostituire un precedente impianto esistente.

Il nuovo impianto si configura come un impianto modulare basato su sei motori a gas naturale Wärtsilä 50SG, suddivisi in due sale motori, e diventerà operativo nel 2023. Una volta completato, sarà uno dei più importanti impianti di “riserva di potenza” in Italia funzionante con motori a combustione interna alimentati a gas.

Negli ultimi anni l’impegno di Cefla si è focalizzato fortemente sullo sviluppo di grandi centrali ad alta efficienza e sostenibilità, al servizio di reti di teleriscaldamento che danno luce e riscaldano centinaia di migliaia di persone, come la centrale realizzata a Roma (quartiere Tor di Valle) per Acea, dove tutto il calore alimenta la rete di teleriscaldamento cittadina al servizio di circa 100.000 residenti. O ancora, come la centrale da 50 MW in corso di realizzazione a Cottbus (Germania), al servizio del teleriscaldamento della città, una centrale che sostituisce in toto l’esistente centrale a carbone.

APPROFONDIMENTO

Green New Deal

“Il cambiamento climatico è la più grande sfida del nostro tempo, ed è anche un’opportunità per costruire un nuovo modello economico” – questo riporta il Green New Deal, il piano di riforme economiche e sociali messo in atto per fronteggiare il degrado ambientale e le disuguaglianze economiche e sociali, che minacciano il mondo intero.

Sulla corrente di quello americano, il Green New Deal Europeo si fonda su studi ben consapevoli e radicati circa l’andamento del riscaldamento globale. Il primo significativo passo verso il Green New Deal si scrive il 28 Novembre del 2018, quando la Commissione Europea presenta un documento dal titolo “Un Pianeta Pulito per Tutti – Visione Strategica Europea a lungo termine per un’economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra”. All’interno di questo documento, si analizzano, con evidenze scientifiche, gli effetti dei cambiamenti climatici in Europa, che hanno portato negli ultimi 20 anni a registrare i 18 anni più caldi mai verificati prima, gettando le basi per un deterioramento generale dell’ambiente.

Si elaborano allo stesso tempo strategie e attività volte ad indicare la rotta delle politiche per il clima e l’energia, specificando, di fatto, l’impegno, a lungo termine, circa gli obiettivi di contenimento della temperatura stabiliti con l’accordo di Parigi, e coerenti con le linee guida per uno sviluppo sostenibile dettate dalle Nazioni Unite. A sancire ufficialmente l’impegno concreto dell’UE, si arriva con l’entrata in vigore della Direttiva 2018/2001, che intende accelerare la transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili.

Nell’ottica del Green New Deal, il testo ha la finalità di individuare un insieme di misure e strumenti coordinati, in attuazione del pacchetto “Fit for 55”.

Questo pacchetto contiene le proposte legislative per raggiungere entro il 2030 gli obbiettivi del Green Deal. In particolare, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’obbiettivo di arrivare alla “carbon neutrality” per il 2050.