FOCUS ON

Credito d’imposta:
per il Piano Transizione 5.0.

Il Credito d’imposta per la transizione 5.0 porta in dote un’agevolazione che vale 6,3 miliardi. Per poter beneficiare di questa agevolazione è necessario certificare il proprio progetto. 

Tramite i sistemi di monitoraggio di Cefla, sarà possibile avere tutte le informazioni utili per accedere a questo servizio.

Che cos’è il Credito d’imposta per la transizione 5.0?

Lo strumento del credito d’imposta riduce l’ammontare di debiti o imposte dovute verso lo Stato . Il Credito d’imposta per la transizione 5.0 è uno sconto delle tasse da pagare verso lo Stato per le imprese che adottano soluzioni tecnologiche digitali per incrementare l’efficienza energetica e promuovere l’autoconsumo e l’autoproduzione di energia rinnovabile.

Quali sono i requisiti per poter beneficiare del Credito d’imposta per la transizione 5.0?

Tutti possono accedere agli incentivi, indipendentemente dalla forma giuridica, con il vincolo di avere con sede in Italia. Le agevolazioni sono valide per investimenti effettuati nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. Le imprese che non raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica ma acquisteranno beni 4.0 potranno comunque continuare a beneficiare degli attuali incentivi del piano 4.0 con aliquote più basse.

Qual è l’importo del credito d’imposta e come viene calcolato?

Le aliquote a cui le imprese possono accedere variano in base alla classe di efficienza energetica raggiunta (definite in 3 classi) e alla quota di investimento.

Investimenti fino a 2,5 milioni di euro:
Classe I: 35%; Classe II: 40%; Classe III: 45%.

Investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro:
Classe I: 15%; Classe II: 20%; Classe III: 25%

Investimenti tra 10 e 50 milioni di euro:
Classe I: 5%; Classe II: 10%; Classe III: 15%.

All’interno del campo della formazione è prevista l’aliquota del 10% su un investimento massimo di 300 mila euro. Anche su questo tema Cefla, insieme a MIPU Predictive Schoo, propone corsi sui temi della digitalizzazione e dell’efficientamento energetico: Cefla si propone di affiancare le imprese italiane nei loro percorsi di digitalizzazione, decarbonizzazione ed efficientamento energetico dei processi produttivi.

Quali tipi di investimenti e progetti possono essere coperti da questo credito d’imposta?

Il finanziamento (3,78 miliardi di euro per l’efficienza energetica; 1,89 miliardi di euro per autoconsumo e autoproduzione di energia da fonti rinnovabili; 630 milioni di euro per la formazione del personale) è rivolto a coloro che investono nella transizione energetica dei propri processi produttivi con l’obiettivo di adottare un modello di produzione più efficiente e sostenibile.

Gli investimenti e progetti da realizzare per essere coperti dal Credito d’imposta per la transizione 5.0 sono:

  • Acquisto di beni strumentali materiali o immateriali mirati a potenziare l’efficienza energetica (qui vengono ricompresi anche i software o le applicazione per il monitoraggio dei consumi e dell’energia autoprodotta o che introducono meccanismi di efficienza energetica. Praticamente la nostra piattaforma ENVISION | GENERA + OPTIMA);
  • Acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse);
  • Spese dedicate alla formazione del personale per lo sviluppo di competenze relative ai temi della transizione verde.

Questi investimenti dovranno, almeno, generare un risparmio di energia pari al 3% del fabbisogno aziendale oppure del 5% dei consumi energetici di uno specifico processo.

Come accedere al Credito d’Imposta per la transizione 5.0?

Cefla offre un sistema di monitoraggio in grado di presentare tutte le informazioni necessarie per accedere a questo sconto sulle tasse da pagare allo Stato. È necessario certificare, con un consulente indipendente, il progetto sia “ex ante”, per attestarne la conformità ai criteri minimi di riduzione del consumo di energia, sia “ex post” per verificare l’effettiva realizzazione degli investimenti in corrispondenza con quanto dichiarato “ex ante”.