FOCUS ON

Nova e la cogenerazione a Fuel Cell per il settore ceramico.

articolo tratto da CER n. maggio/giugno 2023
con interventi di Davide Ghidoni – Proposal Engineer Cefla

Sempre di più, nell’intero panorama industriale e in quello ceramico in particolare, l’efficienza energetica e il controllo dei costi dell’energia rappresentano la chiave di volta per riuscire ad essere competitivi.

Per questo motivo il comparto ha avviato da decenni un percorso basato sull’innovazione tecnologica, fatta di impianti sviluppati su tecnologie poco impattanti sull’ambiante ed altamente performanti in termini di contenimento dei consumi. A cui si aggiungono soluzioni quali la cogenerazione ed il fotovoltaico.

Sulla cogenerazione, ossia sull’utilizzo di gas metano per la generazione combinata di energia elettrica e termica, punta Cefla, azienda votata allo sviluppo di prodotti e tecnologie innovative al servizio delle imprese di diversi ambiti produttivi, compreso quello ceramico. In particolare, l’ultima frontiera esplorata da Cefla è quella delle celle combustibili.

Le fuel cell per Cefla

“Ce ne sono di tante tipologie ma le più efficienti sono quelle alimentate a ossidi solidi, le cosiddette SOFC (Solid Oxide Fuel Cell), correntemente conosciute come Fuel Cell, che permettono di generare energia elettrica e termica in maniera pulita perché non producono combustione, a differenza di quello che avviene generalmente con il metano. Non solo. Le Fuel Cell hanno un’efficienza di generazione, cioè di conversione dell’energia chimica del gas in energia elettrica, che è circa il 25% più elevata rispetto ai sistemi conosciuti sul mercato di generazione di energia elettrica e di cogenerazione”.

Davide Ghidoni, Proposal engineer di Cefla

Rispetto alle tecnologie tradizionali, dunque, le Fuel Cell sono più efficienti e inquinano meno. Si tratta inoltre di sistemi che hanno una vita estremamente lunga, oltre vent’anni, che non hanno bisogno di manutenzione come quelli tradizionali di cogenerazione e che non utilizzano fluidi come olio, urea o altri agenti chimici di derivazione fossile. Ma le Fuel Cell sembrano essere la risposta anche agli altri aspetti della sostenibilità ambientale. Sono infatti hydrogen ready, cioè già completamente utilizzabili per funzionare a idrogeno, presentano un basso impatto acustico e una produzione di scarti vicina allo zero, poiché il materiale di scarto prodotto dall’erosione cui è sottoposta la sala combustibile durante il suo funzionamento viene riciclato al 98% all’interno delle nuove unità.

Al di là delle Fuel Cell, tutte le tecnologie basate sulla cogenerazione sono ecosostenibili.

Innanzitutto perché produrre energia elettrica e termica (sotto forma di acqua calda o fumi ad alte temperature) da un’unica fonte energetica, il metano, permette di risparmiare rispetto ai sistemi tradizionali che, per produrre quelle stesse fonti energetiche, hanno bisogno di una maggior quantità di gas all’origine.

Poi perché il processo di produzione dell’energia avviene direttamente all’interno del sito in cui viene utilizzata per i processi di lavorazione, dunque in prossimità dell’utilizzatore, rendendo più efficiente il sistema, con un evidente risparmio di risorse. Quindi il vantaggio è quello di efficientare il processo di generazione elettrica e termica.

Quali vantaggi porta l’utilizzo delle Fuel Cell nell’industria della ceramica?

In questo settore la Fuel Cell ha un’importante applicazione poiché, avendo come vettore termico l’aria calda, è in grado di usare al 100% il calore che viene prodotto in un’industria ceramica, che usa prevalentemente proprio l’aria calda. Il vantaggio in termini di costi-benefici risiede nella quasi certezza di poter utilizzare l’intera produzione termica all’interno del processo di lavorazione, evitando quindi la dissipazione che si ha invece con i motori, che producono acqua calda.

Insomma, l’obiettivo sostenibilità aguzza l’ingegno e produce soluzioni sorprendenti e in continuo divenire.