Civile – Industriale / Torre Galfa

Torre Galfa

Civile / Industriale

Il contesto

Con i suoi 30 piani di facciata continua la Torre Galfa, progettata dall’architetto Melchiorre Bega intorno al 1956 in collaborazione con l’Ing. Arturo Danusso, ha rappresentato un importante simbolo della rinascita della città di Milano nel periodo del dopo guerra.

Oggi, parte del progetto UrbanUp indetto da Unipol Sai e finalizzato alla valorizzazione di alcuni dei più importanti edifi ci di proprietà del gruppo (tra cui, oltre alla stessa Torre Galfa, ricordiamo su Milano anche Via DeCastilia 23 e Via Pantano 2), la ristrutturazione di questo storico edificio è un passo importante verso la scrittura di un futuro attento ai nuovi bisogni della città e, al contempo, orgoglioso del proprio glorioso passato.

In linea con i principi espressi infatti, l’imponente opera di revamping, pur rivedendo in maniera importante strutture e divisioni interne, mantiene le geometrie e le altezze originali dell’edificio che viene invece ripensato nei suoi materiali e nella generale garanzia di sostenibilità energetica. Per un rispetto dell’ambiente, una minimizzazione dei consumi, un impiego rispettoso delle risorse ed emissioni ridotte al minimo che valgono all’intero progetto una classe energetica indiscutibilmente premiante.

Il cantiere

Un’altra caratteristica del progetto che ha richiesto un impegno particolare da un punto di vista organizzativo è stata la posizione del cantiere, situato in una zona centrale di Milano, e la conseguente mancanza di aree di stoccaggio per i materiali, la quale ha comportato una serie di soluzioni alternative. Come spiega il Project Manager Roberto Grandi, infatti: “È stato necessario sopperire con le consegne dei vari componenti che costituiscono gli impianti divise per piccoli lotti e il montaggio degli stessi quasi in tempo reale realizzando programmi giornalieri. Le limitate dimensioni delle unità condensate ad acqua ne hanno facilitato la movimentazione e l’installazione in spazi tecnici ridotti.”

Tecnologia BIM

La progettazione esecutiva è stata verificata e sviluppata con la tecnologia di Building Information Modeling. Nello specifico, il BIM è un modello in 3D che racchiude per ogni componente una scheda descrittiva che ne identifica le caratteristiche. Oltre ad offrire notevoli vantaggi in termini di efficienza e produttività, tale tecnologia ha portato importanti benefici anche nello sviluppo costruttivo del progetto, prevedendo ed evitando le interferenze tra le diverse tipologie impiantistiche, le strutture e le parti architettoniche. Ad aggiungersi a tutto ciò, il modello sarà inoltre un valido aiuto in fase di manutenzione e gestione di tutto l’edificio una volta terminata la realizzazione dell’opera.

L’impiantistica

Una tra i punti più importanti di questo progetto è di sicuro il rispetto dell’imponente altezza dell’intero edificio.

A partire dalla sua ridefinizione a livello funzionale, la Torre Galfa, complessiva di 27000 mq con 16000 mq di facciata, è stato progettata per ospitare una palestra al primo piano interrato, un albergo dal piano terra al piano 12, residenze dal piano 13 al piano 28 e un ristorante al piano 29-30, il tutto, ovviamente, mantenendo imprescindibilmente le sue caratteristiche trasparenze e partiture verso l’alto.

Le altezze e la conseguente adesione al disegno originale della Torre hanno rappresentato la sfida maggiore anche a livello impiantistico. Come per tutti gli impianti da inserire in strutture di notevole altezza infatti, la distribuzione degli impianti è avvenuta dal basso verso l’alto e, non disponendo del notevole spazio generalmente necessario all’interno dei cavedi verticali per progetti di questo tipo, Cefla ha optato per una soluzione alternativa caratterizzata da sotto-centrali dislocate ad ogni livello della torre. La particolarità di tale soluzione, mostratasi sin da subito pienamente efficiente, è stata quella di sfruttare un utilizzo più razionale degli spazi nei cavedi, il che ha permesso miglioramento generale della flessibilità dell’edificio. Più nel dettaglio, ogni livello è caratterizzato da una sotto-centrale che ospita due circuiti VRV ad espansione diretta raffreddati ad acqua (di pozzo), una quindicina di unità interne climatizzano i vari ambienti e l’aria di rinnovo è assicurata da un recuperatore di calore che introduce aria esterna dopo averla opportunamente filtrata e riscaldata. Il cuore dell’impianto è rappresentato da 3 pozzi di presa d’acqua di falda a 45 metri di profondità equipaggiati con pompe da 33 l/sec e 4 pozzi di resa a 40 metri che viene distribuita dalle pompe nelle montanti alle varie sotto-centrali situate nella “vertebra” tra le scale esterne di sicurezza. Tutti gli impianti sono caratterizzati da circuiti idrici che impiegano componenti con pressione nominale di 25/40 bar, riduttori di pressione e diverse soluzioni di sicurezza anti-allagamento finalizzati precisamente a garantire la piena efficienza nonostante l’altezza.

DATI TECNICI

SLP: 27.000 mq

Altezza corpo alto: 110 m

Altezza corpo basso: 9 m

Numero piani corpo alto: 30 piani fuori terra

Numero piani corpo basso: 1 piani fuori terra

Numero pianti interrati: 2

CARATTERISTICA DEGLI IMPIANTI

Potenza elettrica installata cabina hotel:
n°1 trasf. 630 Kva

Potenza elettrica installata cabina parti comuni:
n°2 trasf. 800 Kva

Potenza elettrica installata contatori bt:
600 kva (circa)

Potenza gruppi elettrogeni:
n° 2 da 165 kwe

Potenza elettrica campo fotovoltaico:
20 kwe

Punti controllati da sistema bms:
8.000

Videosorveglianza costituita da un centinaio di telecamere poste sul perimetro esterno e su tutti i varchi ai piani.

Impianto di chiamata in emergenza dagli spazi calmi.

Civile - Industriale / Maximo
Civile - Industriale / Prometeia